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TAPPA 18 Pareto – Spigno Monferrato

Tappa 18

Segnavia: CAI (in parte)
Località di partenza: Pareto m 476 s.l.m
Località di arrivo: Spigno Monferrato m 216 s.l.m.
Dislivello in salita: 214 m circa
Dislivello in salita: 419 m circa
Lunghezza: 16,1 Km 
Tempo di percorrenza stimato, escluse le soste: 4 h 30 m circa 
Difficoltà: T (Turistico)


DESCRIZIONE TAPPA

La tappa del Cammino Piemonte Sud numero 18 si snoda in prevalenza lungo strade sterrate e asfaltate di campagna, fino a raggiungere la ZSC “Langhe di Spigno Monferrato”. Quest’area è contraddistinta dalla complessa morfologia dei calanchi e da particolari condizioni atmosferiche che favoriscono un’elevata ricca biodiversità e diverse specie inserite in Direttiva Habitat (es. caratteristica flora termoxerofila e numerose specie di rettili).

La partenza della tappa è di poco sotto il centro di Pareto, nei pressi dell’incrocio con la Strada Provinciale 215. Da qui si prosegue sulla sinistra, direzione Sud, per poco meno di un 1 km.

Superata la cappella sulla destra, dopo 50 metri si svolta a destra su strada asfaltata secondaria, prendendo le indicazioni su cartelli stradali per le frazioni di Martini – Bricco o Pratosanto.

Si prosegue lungo questa strada per circa 600 mt, e dopo un breve tratto in discesa si raggiunge la partenza del sentiero, situato sulla sinistra, con ampio slargo su fondo sterrato.

In questo punto è presente la segnaletica giallo-rossa del Sentiero dei Tre fiumi che indica l’inizio del tratto sterrato da percorrere.

La maggior parte di questo sentiero si snoda su strada sterrata larga carrabile, ma dopo poco più di 1 km l’area diventa più boschiva, fino a raggiungere l’attraversamento di un piccolo rio, affluente del Torrente.

Si continua il sentiero per 1 km fino ad arrivare ad un primo bivio molto semplice in cui è sufficiente tenere la destra per proseguire sulla via principale, mentre 50 metri dopo occorre prestare più attenzione per svoltare più bruscamente a destra per riprendere la strada sterrata carrabile larga utilizzata anche come strada di servizio per il taglio della legna.

Questo tratto è perlopiù pianeggiante, si prosegue fino ad arrivare ad un secondo attraversamento, questa volta sul torrente Valla; in questo punto sono presenti massi che agevolano il passaggio.

La strada sterrata continua per un breve tratto in zona più prativa, dove si svolta leggermente a destra fino a raggiungere una strada secondaria su asfalto, in località Pratosanto.

Si prosegue a sinistra e si percorrono circa 200 metri per svoltare nuovamente a sinistra, passare sul guado di cemento del torrente Valla, e raggiungere così la frazione di Squaneto.

In prossimità del guado è presente la segnaletica verticale Cai che indica il sentiero numero 585 verso Merana – Spigno – Montechiaro d’Acqui e l’Itinerario delle Chiese Campestri .

Si raggiunge quindi il borgo della frazione di Squaneto, si passa oltre la Chiesa di S. Anna, e si continua sempre dritti sulla strada asfaltata che presenta un ultimo tratto con circa 200 metri di dislivello in salita.

Dopo circa 2 km di strada asfaltata si torna sul sentiero, sulla destra, segnalato con segnaletica Cai verticale – Sentiero n. 578 Itinerario delle Chiese Campestri – Merana, Malcivino, Castelletto d’Erro.

Si prosegue in una zona più boschiva per circa 500 metri, dopo il sentiero si allarga su strada sterrata pianeggiante in un ambiente caratterizzato principalmente dalla presenza di rovere (Quercus petrea) e roverella (Quercus pubescens) e dove si iniziano a vedere i primi affioramenti di calanchi. 

Il sentiero esce poi dalla zona boschiva e prosegue su una cresta panoramica che conduce su strada comunale su asfalto, dove occorre prendere a destra il tratto in leggera salita.

Si procede sulla strada comunale da dove si può godere di un’ampia vista panoramica sulle colline e i paesi circostanti, fino ad arrivare a Montaldo, frazione di Spigno Monferrato, dove è stata collocata un’area di sosta attrezzata dalla quale si può godere di una vista panoramica sulla Valle Bormida e sulle Alpi Liguri.

Grazie alla presenza di un punto tappa, è possibile interrompere la tappa 18 nel borgo di Montaldo e concedersi una sosta,  utile per esplorare l’anello di Merana. 

Se invece si desidera proseguire in direzione Spigno Monferrato, si svolta a destra presso l’area di sosta attrezzata e oltrepassati la Chiesa di San Carlo Bartolomeo e l’Oratorio della Santissima Annunziata, si sale fino alla Cappella di San Carlo, e salendo ancora a destra lungo una breve deviazione che arriva fino alla sommità del Bricco della Calma (516 mt.)

Proseguendo invece dritti, la strada comunale prosegue in cresta con un’ampia veduta sul Fiume Bormida sulla sinistra, dopo circa 3 km si inizia a scendere verso il borgo di Spigno Monferrato. In questo tratto si può  percorrere in alternativa parte della rete sentieristica dell’Itinerario delle Chiese Campestri che offrono una visuale a destra sull’invaso della Diga di Spigno (9) , ricavato nell’alveo del Torrente Valla. 

Dopo la breve discesa, dove si trova la segnaletica CAI in vernice su asfalto, si svolta a destra su strada sterrata di campagna che prosegue per circa 2,5 km fino ad arrivare ad attraversare la S.P. (Alessandria – Acqui Terme – Savona) per entrare nel concentrico di Spigno Monferrato (10).

Si può quindi visitare il centro storico, arroccato su uno sperone roccioso che si erge tra la Valle e la Bormida. 

Box Informativo Tappa 18

Prodotti locali Langhe alessandrine-astigiane

Roccaverano D.O.P.

Il formaggio “Roccaverano D.o.p.” è il prodotto che meglio rappresenta il territorio delle Langhe alessandrine-astigiane. È una robiola a pasta morbida, a latte esclusivamente caprino oppure caprino/bovino/ovino. Prende il nome da Roccaverano, il comune al centro dell’areale di produzione che comprende 19 comuni del territorio a cavallo fra le province di Asti e di Alessandria, nella zona più orientale delle Langhe.

Il prodotto è legato anche al recupero della razza caprina locale, la Roccaverano, che ha rischiato l’estinzione.

La Robiola è tutelata dal Consorzio dei Produttori della Robiola di Roccaverano DOP che ha approvato il Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta “Robiola di Roccaverano”.

Nocciola Tonda Gentile delle Langhe

La Nocciola Tonda Gentile delle Langhe o Nocciola Trilobata Piemonte è una varietà di nocciola che viene coltivata nel Basso Piemonte, in particolare nella zona dell’Alta Langa. Viene tutelata dal Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Nocciola Piemonte I.G.P., riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che associa circa 1000 tra aziende singole e soci di cooperative agricole.

La Nocciola Tonda Gentile delle Langhe viene utilizzata a livello locale, per la produzioni di prodotti che esaltano le sue qualità gastronomiche: torta di nocciole, crema di nocciole, nocciole piemonte gip tostate, farina, granella.

Vino Alta Langa DOCG

L’Alta Langa Docg è lo spumante metodo classico del Piemonte, degustabile in versione bianco o rosato e anche riserva. Un vino con una storia molto lunga che affonda le sue radici nella tradizione: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco. 

Lo spumante Alta Langa Docg è tutelato dal Consorzio Alta Langa che comprende la fascia collinare del Basso Piemonte delle province di Asti, Alessandria e Cuneo situata alla destra del fiume Tanaro.

Tartufi

La zona delle colline del Piemonte Sud compresa tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo è uno dei territori più famosi per la crescita dei tartufi piemontesi.

Il Tartufo Bianco (Tuber Magnatum Pico) è il più pregiato; cresce nelle vicinanze di piante “tartufigene” ossia con le quali è in grado di creare un rapporto di simbiosi, come per esempio querce, pioppi, noccioli, salici, tigli; inoltre predilige  i terreni in pendenza, soffici e umidi per tutto l’anno, ricchi di calcio e potassio e molto arieggiati, tipici del territorio del Piemonte Sud a memoria della presenza del mare di circa 5 milioni di anni fa.  

Ma non esiste sono il Tartufo Bianco ma nel territorio del Basso Piemonte sono presenti anche il Bianchetto, il Nero Pregiato, lo Scorzone estivo, il Brumale, l’Uncinato e il Moscato

Foto

Galleria fotografica della TAPPA 18 Pareto – Spigno Monferrato – Cammino Piemonte SUD

Strutture ricettive

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Prodotti tipici

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