Tappa 8
Max elevation: 531 m
Min elevation: 245 m
DESCRIZIONE TAPPA
Ad Arquata Scrivia, dalla rotatoria tra via Roma e via San Gerolamo, si procede lungo via S. Gerolamo verso il colle del castello (direzione sud-ovest) per poi svoltare a destra in via Libarna inferiore oppure sulla strada statale n. 35 “dei Giovi” fino a giungere in piazza S. Rocco. Da qui si sale seguendo via Carrara fino alla sua conclusione, a quota 330 m.
Dopo l’abitato si trova il bivio per il castello di Arquata Scrivia, che merita una visita.
Al termine di via Carrara si imbocca un brevissimo tratto di sterrata e si prosegue sul sentiero E1 che procede prima a mezzacosta e poi raggiunge il crinale.
Superati i tralicci della linea elettrica si arriva a una piccola sella dove si incrociano diversi sentieri minori. Si prosegue sul sentiero principale che scende sul versante sinistro fino al punto in cui, superato un crinale, si inserisce nel tornante di una strada sterrata.
Si sale verso destra fino ad arrivare a una piccola sella con crocevia: il sentiero E1 prosegue a sinistra lungo una mulattiera che sale piuttosto ripida nel castagneto ignorando un bivio sulla destra e una traccia di sentiero sulla sinistra fino a che, in prossimità di un piccolo smottamento e poco prima di transitare nuovamente sotto una linea elettrica, la strada muta in un sentiero, a tratti piuttosto stretto (quota 465 m).
Il sentiero prosegue con piccoli saliscendi lungo una serie di vallette minori, fino a raggiungere il crinale da cui si gode di una veduta panoramica sulla frazione di Rigoroso. Al successivo bivio si prosegue sul crinale, ignorando la mulattiera che scende verso la loc. Giacomassi, fino a raggiungere un pianoro, un tempo coltivato e caratterizzato dalla presenza di un grande casale abbandonato con annesso un pozzo coperto. Il pozzo è funzionante, ma non è consigliabile attingere l’acqua.
Sempre seguendo il sentiero E1 si ignora l’ampia mulattiera che procede verso valle in direzione di Pratolungo e si sale alla destra del pozzo, superando i vecchi orti e affrontando un breve tratto di salita piuttosto ripida che porta al punto più alto della tappa. Qui si incontra un nuovo bivio per Pratolungo Superiore, che si ignora. Il sentiero procede ora a mezzacosta e in leggera discesa in direzione della frazione Cappelletta e della chiesa di N.S. del Soccorso (quota 488 m), a cui si arriva dopo un ultimo tratto un poco ostacolato dalla vegetazione in crescita. In corrispondenza della chiesa si ritorna sui propri passi per pochi metri e si imbocca il sentiero che scende a sinistra e prosegue a mezzacosta fino ad un primo bivio, in corrispondenza del quale si continua sul tracciato principale per poi incrociare una strada sterrata: si prosegue a sinistra in direzione di Gavi per circa 6 km, con vista sui vigneti della zona.
Si ignora il bivio per Meo e in corrispondenza di un crocevia a quota 372 m l’itinerario abbandona il sentiero E1, diretto verso Carrosio e il passo della Bocchetta, proseguendo invece in direzione Gavi sul percorso CAI 490. Al bivio Canova segue la strada a sinistra e per i rimanenti 3,5 km procede sulla via Piona, lungo la quale il fondo naturale lascia posto all’asfalto. Arrivando a Gavi, si svolta a sinistra su via Z. Bertelli e si raggiunge in pochi minuti il centro.
Tutto il tratto su strada sterrata, data la natura del terreno, risulta poco agevole in caso di pioggia.
VARIANTE BASSA
Questa variante può essere percorsa da chi desidera visitare le frazioni di Pratolungo Superiore e Inferiore. Lungo il sentiero E1, dopo il pianoro caratterizzato dalla presenza di un grande casale abbandonato con annesso un pozzo coperto, si sceglie la strada sterrata in direzione Pratolungo Superiore, si incontra in breve un bivio dove è necessario svoltare a destra, passando accanto a un rudere di notevoli dimensioni (quota 387 m).
La strada continua scendendo verso valle e passa accanto alla fonte Canaein, raggiungibile in pochi metri dal cartello che la indica. Proseguendo si transita accanto al letto del torrente e ci si immette sull’asfalto, in via Erta. Si cammina lungo la strada superando il bivio per la chiesa di N.S. delle Grazie, si attraversa il ponte e si procede fino al bivio per l’abitato di Pratolungo Superiore (quota 284 m). Presso l’abitato non sono presenti posti tappa o punti d’appoggio fissi, è però possibile proseguire fino alla frazione di Pratolungo Inferiore dove si trovano un B&B, un agriturismo e la pro loco. Da qui si può tornare sui propri passi per ricongiungersi alla variante bassa della tappa, oppure cercare e seguire le indicazioni del sentiero per Gavi che si ricongiunge con l’itinerario in corrispondenza del bivio Canova.
Dal bivio per Pratolungo Superiore si comincia a salire per ricongiungersi alla variante alta sullo spartiacque. Si può raggiungere la frazione dal primo bivio, su strada asfaltata, oppure da quello successivo sempre sulla sinistra , con una strada sterrata e un breve tratto di sentiero.
Lungo la via che attraversa Pratolungo Superiore, una strada sterrata con indicazioni per Gavi si stacca salendo nel bosco rado. La si segue fino ad un crocevia dove è presente un riparo d’emergenza, la “Baita del Cacciatore” (quota 420 m). Si procede evitando le due deviazioni laterali fino al punto in cui si intercetta, sulla sinistra, il sentiero E1 proveniente da Arquata, variante alta di tappa.
.
Foto
Galleria fotografica della TAPPA 08 Arquata Scrivia – Gavi – Cammino Piemonte SUD
No results.