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TAPPA 17 Miogliola – Pareto

Tappa 17

Segnavia: CAI e Sentiero dei Tre Fiumi (pittura giallo-rossa)
Località di partenza: Cascina Merlo Country House m. 410 s.l.m
Località di arrivo: Pareto m 476 s.l.m.
Dislivello in salita: 186 m circa
Dislivello in salita: 141 m circa
Lunghezza: 7,8 Km 
Tempo di percorrenza stimato, escluse le soste: 2 h 30 m circa 
Difficoltà: T (Turistico)


DESCRIZIONE TAPPA

La tappa 17 del Cammino Piemonte Sud è breve e piuttosto semplice, funge infatti da collegamento tra il punto tappa di Cascina Merlo Country House e il centro di Pareto, da dove parte l’ultimo tratto per arrivare alla ZSC “Langhe di Spigno Monferrato”.

La partenza della tappa è situata esattamente nei pressi della Cascina Merlo, in strada vicinale Frascheto n.11, struttura che dispone di servizi utili quali pernottamento, officina per bicicletta e colazioni/ristorazione. 

Proseguendo in salita oltre Cascina Merlo su strada asfaltata per circa 1,3 km, si arriva in una borgata di case, dove occorre girare bruscamente a destra per imboccare il sentiero, su larga strada carrabile sterrato-fangosa. All’inizio di questo tratto è presente la segnaletica su pittura giallo-rossa, che si riferisce al percorso dei Tre Fiumi.

Dopo poche centinaia di metri si incontra un primo incrocio: qui occorre prendere la strada sterrata in salita sulla destra; pochi metri dopo questa svolta, è presente un secondo bivio in cui è necessario svoltare a destra per prendere la carrabile sterrata in discesa, caratterizzata da un ambiente dominato da boschi di rovere (Quercus petrea) e castagno (Castanea sativa). 

Proseguendo per altri 800 mt circa si arriva all’incontro con la strada carrabile alternativa che sale da Miogliola, si tiene la sinistra e si percorre una breve salita che presenta un ambiente più aperto e panoramico sulle valli circostanti.

Il sentiero continua su questa strada fino ad arrivare ad un ampio incrocio con piccola area di sosta soleggiata; in questo sito è presente il palo verticale con segnaletica CAI molto dettagliata. 

Per procedere occorre svoltare a sinistra in discesa, direzione Pareto, seguendo i sentieri CAI n. 582 e 570 – Itinerario delle Chiese Campestri.

Al bivio occorre mantenere la sinistra su sentiero CAI n. 570, e si prosegue in discesa per circa 1 km. A questo punto si inizia a notare una morfologia del terreno diversa, complessa: quella dei calanchi, generati da un’intensa erosione meteorica di rocce tenere, come sabbie, marne e arenarie. Al termine della discesa si torna sull’asfalto, si supera il cimitero e si svolta a sinistra, per giungere nel centro del paesino di Roboaro, nei pressi della chiesa di San Rocco.

Da qui, dopo circa 25 mt., si gira a destra per Loc. Taranche, dove inizia un tratto in salita su strada asfaltata stretta, direzione Pareto. 

Al termine della salita si prosegue sulla medesima strada di campagna, che attraversa diverse case e cascine, il cui paesaggio è molto suggestivo, aperto sulla vallata, dove non è raro imbattersi in esemplari di capriolo (Capreolus capreolus) od osservare il volo di una poiana (Buteo buteo).

Questo ultimo tratto di asfalto termina a Pareto, all’incrocio con la Strada Provinciale 215, che porta a Spigno Monferrato. Il centro storico della frazione, arroccato attorno alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo e al Castello Aleramico, merita una visita (7).

Box Informativo Tappa 17

I calanchi di Pareto

Pareto è un borgo medioevale che merita sicuramente una visita. Il paese è dominato dalla Chiesa Parrocchiale di San Pietro e dal Castello Aleramico, dotato di ricetto per le masserizie, diventato in seguito la rocca “degli Spinola”. Il controllo del sito garantiva un punto strategico lungo la via carovaniera che dalle Valli Erro e Bormida conduceva in Liguria. Oltre all’insediamento prettamente militare del castello, esistevano edifici civili per il ricovero dei viaggiatori ed il vettovagliamento dei mercanti.

Gli antichi sentieri che solcano i crinali dei dintorni del centro abitato consentono di ammirare bellissimi scorci paesaggistici attraversando i Calanchi di Pareto noti per i reperti fossili testimonianza dalla presenza, circa cinque milioni di anni fa, dell’antico Mare Padano.

I calanchi sono fenomeni geomorfologici di erosione del terreno argilloso dovuti all’azione della pioggia che ha plasmato le rocce facendo anche comparire conchiglie fossili; inoltre lo scorrere dell’acqua sui pendii delle colline causa profonde scavature impedendo il crescere di vegetazione. I calanchi producono un paesaggio molto particolare con queste rocce grigie che sembra un deserto spaziale con vallate scolpite dalla pioggia e dal vento che nel corso dei millenni hanno creato forme molto suggestive. In epoca preistorica questa zona era invasa dal mare; oggi la vegetazione è rappresentata da pini marittimi, ginepri, rovelle, spesso di dimensioni ridotte, con forme particolarmente contorte e piegati a pochi centimetri da terra a causa del vento e del sole. La ginestra, il ginepro e il biancospino sono invece gli arbusti più diffusi in questo ambiente. 

Il Centro Didattico di Pareto propone alle scolaresche una ricostruzione storica dei mestieri del carbonaio e del calciaio. Una vita dura, trascorsa nei boschi accanto alle carbuneine: cataste di legname in cui la lenta combustione portava al carbone vegetale; oppure nelle cave di pietra ove veniva estratto il materiale lapideo per la cottura nelle rudimentali fornaci.

La presenza faunistica è rappresentata da lepri, caprioli, pernici e cinghiali. Al Pian dei Grilli sono possibili diversi spunti naturalistici, non solo per l’endemica comunità di grilli (da cui il toponimo della spaziosa radura), ma anche per la facilità di avvistamento di uccelli fra cui il raro picchio muratore; fra i rapaci diurni, molto comuni sono gheppi e poiane, mentre  soprattutto nei cascinali abbandonati, la civetta e l’allocco.

Foto

Galleria fotografica della TAPPA 17 Miogliola – Pareto – Cammino Piemonte SUD

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