Tappa 19
Max elevation: 755 m
Min elevation: 179 m
DESCRIZIONE TAPPA
La tappa ha inizio in corrispondenza dell’abitato di Spigno Monferrato, percorrendo corso Roma si svolta a destra e si prosegue in leggera salita lungo viale Barosio. Raggiunta la regione Abbazia Nuova, si perviene, in discesa, al Ponte Medioevale sulla Bormida di Spigno: un pannello posto all’ingresso ne racconta la storia. Il ponte è costruito in pietra arenaria e sorregge anche due cappelle, una delle quali, di forma circolare, è dedicata a San Rocco.
Superato il ponte si prosegue su strada asfaltata, circondati dalle coltivazioni; sul lato destro, in prossimità di un cancello, un secondo pannello ricorda la presenza dell’impianto di una chiesa, parte della più vasta Abbazia di San Quintino: l’edificio si intravede tra la vegetazione, ma non è possibile avvicinarsi.
Raggiunto l’incrocio, in corrispondenza del quale si svolta a sinistra ignorando le indicazioni per Mombaldone e località Bricchetto, si percorre un breve tratto in discesa, si devia a destra (indicazioni per Sabbioneto – Barbere), si costeggia la ferrovia per circa 600 metri e si svolta nuovamente a destra (indicazioni per Località Basi), proseguendo in salita. Il paesaggio rurale attraversato è caratterizzato da cascine isolate, coltivi, impianti di pioppo ibrido e di nocciolo.
L’ingresso del cammino nella Zona Speciale di Conservazione “Langhe di Spigno Monferrato” è segnato dalla morfologia della formazione a calanchi, dove la vegetazione rada si alterna a lembi di bosco nei quali la componente arborea è costituita da roverella (Quercus pubescens), orniello (Fraxinus ornus), carpino (Ostrya carpinifolia), castagno (Castanea sativa), pino nero (Pinus nigra) e robinia (Robinia pseudoacacia). Il percorso, molto panoramico, è accompagnato dal profumo del timo (Thymus vulgaris) e dalle colorate fioriture primaverili della ginestra odorosa (Spartium junceum) e della ventaglina di Montpellier (Aphyllanthes monspeliensis), presenze mediterranee favorite dal clima particolarmente caldo che caratterizza l’area. In località Crose è necessario abbandonare l’asfalto e proseguire lungo una strada bianca che conduce all’agriturismo Crose, individuato come punto di sosta del cammino. Lo sterrato, lungo il quale è possibile ammirare, oltre alla citata ventaglina di Montpellier, la fioritura di alcune specie di orchidee, si inoltra nel bosco per circa 2,5 km e si interrompe in corrispondenza di una borgata, dove la tappa abbandona la Zona Speciale di Conservazione e, svoltando a sinistra, ritorna su asfalto (strada comunale della Langa) seguendo per un breve tratto il tracciato CAI 502.
Alternando tratti in lieve salita e discesa, si cammina immersi nel paesaggio di collina, tra prati e coltivi: lungo i versanti sono visibili le fasce terrazzate recentemente recuperate. Si ignora sulla destra l’incrocio con la strada provinciale 125, si passa accanto all’azienda agricola Traversa e si prosegue per circa 2 km, fino all’incrocio con la strada provinciale 4, raggiunto il quale si svolta a destra e in pochi minuti si perviene all’abitato di Roccaverano. Questo ultimo tratto della tappa si sovrappone brevemente ai tracciati CAI 501, 501D e 503.
Il borgo di Roccaverano rappresenta la località di riferimento per la zona di produzione del formaggio con Denominazione di Origine Protetta “Roccaverano” e ospita la sede dell’omonimo Consorzio. Custodisce monumenti di pregio che meritano di essere visitati: la Chiesa di S. Maria Annunziata, il cui progetto di facciata è attribuito all’architetto Donato di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante, la chiesa di S. Giovanni Battista e i resti del Castello, all’interno dei quali sorge la torre a base circolare, visibile anche in lontananza.
Foto
Galleria fotografica della TAPPA 19 Spigno Monferrato – Roccaverano – Cammino Piemonte SUD
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